Ancora a proposito del professor Paolo Becchi che sul blog di Beppe Grillo ha citato Pasolini e del mio post di ieri nel quale invitavo a citare un po’ meno Pasolini e a leggerlo di più, ebbene a proposito di tutto questo con profonda e fiera incoerenza mi è venuta una gran voglia di citare Pier Paolo Pasolini. “Provo un immenso e sincero dispiacere nel dirlo (anzi, una vera e propria disperazione): ma ormai migliaia e centinaia di migliaia di facce di giovani italiani, assomigliano sempre più alla faccia di Merlino. La loro libertà di portare i capelli come vogliono, non è più difendibile, perché non è più libertà. È giunto il momento, piuttosto, di dire ai giovani che il loro modo di acconciarsi è orribile, perché servile e volgare. Anzi, è giunto il momento che essi stessi se ne accorgano, e si liberino da questa loro ansia colpevole di attenersi all’ordine degradante dell’orda”.
Ciao rivoluzionari.