Telecom: le ragioni del sottosviluppo italiano

Perché parlare ancora di Telecom? Non è già stato detto tutto? Sì, la maledetta storia di Telecom è stata già analizzata più e più volte. E a parte qualche inguaribile sognatore e un po’ di farabutti, gli italiani hanno capito che nella storia di questa azienda si specchia l’inesorabile declino del Paese. Gli inguaribili sognatori, quelli che si sono emozionati nel vedere raddrizzare una nave maldestramente rovesciata in mare, continueranno a credere che un tempo Telecom è stata tra le grandi società di telefonia al mondo. Non è vero, è solo un luogo comune alimentato da certa stampa, ma poi in fondo poco importa. Ciò che conta è oggi, e oggi Telecom è un’azienda affossata dai debiti che fornisce un pessimo servizio. I farabutti probabilmente continueranno a contendersela finché avranno spolpato l’osso per intero, ed è rimasto ben poco perché chi è già passato da quelle parti era molto affamato. Serve a poco ricordare che alla greppia di Telecom hanno sostato alcuni dei più blasonati nomi dell’imprenditoria italiana, da Colaninno a Tronchetti Provera, e che dopo l’uscita di quest’ultimo si sono seduti a tavola anche i soliti, Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo, i cannibali nazionali.
Telecom è fra i principali responsabili dell’arretratezza di cui soffre oggi il nostro Paese. E il motivo è presto spiegato: l’azienda controlla la rete, ossia quell’infrastruttura che da anni alimenta l’innovazione e moltiplica lo sviluppo, più o meno come hanno fatto un tempo le ferrovie e poi le autostrade. La rete consente un utilizzo massiccio di Internet veloce. Ma la nostra rete non è all’altezza. Si dice che attualmente solo il 22% degli italiani dispone di un collegamento a banda larga (che peraltro è la meno veloce); probabilmente sono ancora meno, questo è la sensazione che si ricava girando per la penisola. Così, mentre gli altri volano, noi arranchiamo zoppicanti. Noi, noi tutti, giovani, famiglie, imprese. Secondo i più recenti dati diffusi dall’Internet Quarterly Report, l’Italia ha la peggiore velocità media di connessione via banda larga d’Europa. E l’Europa intera non eccelle, specialmente se paragonata a molti Paesi asiatici.
Eravamo un popolo di navigatori che scoprivano nuovi mondi. Eravamo.

2 risposte a "Telecom: le ragioni del sottosviluppo italiano"

  1. Non a caso persino i call center italiani delle grandi aziende non sono in italia (spesso sono quassù in Germania)… quando ero ancora in patria mi tolsi la soddisfazione di rispondere al call center telecom che mi chiamava tutti i giorni per propormi di tornare da loro: “non tornerei con voi neanche se foste l’unica compagnia telefonica in Italia”.

  2. ERAVAMO UN POPOLO DI NAVIGATORI……….. POI E’ ARRIVATO IL CAPITANO SCHETTINO, QUELLO DELL’INCHINO TANTO PER FAR LA RIMA, E ….. TUTTO E’ ANDATO IN FUMO.

    MASSIMO

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