Tutti siamo al lavoro per approntare prima possibile la lista dei buoni propositi per il 2015, così da poterla ignorare altrettanto rapidamente. Del resto è nella natura umana formulare nuovi piani in vista dei cambiamenti. Il vero problema, però, è metterli in pratica.
La lista si ripete uguale di anno in anno, al più viene aggiornata in base alle disgrazie occorse nei dodici mesi precedenti: mi prenderò cura del mio corpo, mangerò meno cioccolata, dedicherò più tempo alla famiglia, comprerò meno scarpe.
In questi giorni giornali e siti web sono zeppi di consigli del tipo: non esprimete desideri generici, ma propositi precisi; oppure, fissate obiettivi semplici da raggiungere. Più che avvertimenti, vorrei suggerirvi alcune parole attorno alle quali potreste aggiornare la vostra lista di buoni propositi: frugalità, condivisione, reciprocità, lentezza, semplicità, sottrazione.
Qualcuno potrebbe obiettare che tutte queste voci non fanno i conti con la dura realtà della vita, dove dominano la competizione e la bramosia. E se il primo buon proposito per il 2015 fosse quello di decidere che abbastanza è davvero abbastanza?
Fonte: http://www.rivistanatura.com