Cosa stia accadendo è fin troppo evidente. Con la firma posta dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al decreto Sblocca Italia, approvato in Consiglio dei ministri qualche settimana fa, si rinforza quel virus malefico che è stato instillato nel corpo del Paese da decenni. Il decreto, ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, è stato concepito «per far ripartire l’edilizia, ridando fiato al settore e sbloccando le innumerevoli opere ferme per intoppi burocratici». In realtà si ridarà fiato alla cementificazione del paesaggio italiano, già tanto sfigurato, proprio mentre altri esponenti del governo si pavoneggiano in Tv e sulla stampa annunciando di voler puntare sul turismo culturale. Un governo bicefalo, che con una mano dissipa la materia prima del turismo stesso e a voce sostiene la bellezza del Paese, oppure un governo di furbetti? Ancora cemento e opere inutili nello Sblocca Italia.