Rino Gaetano era una supernova. Lo so, l’ha già scritto Andrea Scanzi, ma è sempre meglio ripetere le parole intelligenti di qualcun altro che essere imbecilli nell’originalità. Rino Gaetano era una supernova e la gran parte di noi ha impiegato anni per comprendere la sua luminosità. Molti, pensando di dire una cosa sensata, hanno scritto: Rino Gaetano merita davvero un posto accanto ai più grandi esponenti della canzone italiana. In realtà l‘ironia e l’intelligenza dei suoi testi non hanno eguali e la denuncia sociale che si cela dietro le sue filastrocche è ancora attualissima. L’Italia grottesca in cui viviamo è raccontata nelle strofe di Rino Gaetano più che in quelle di tanti osannati colleghi viventi. Vorrei ricordarlo con una canzone nota, anche se non compare nel novero di quelle celeberrime: Nel letto di Lucia. Rino aveva intuito già tutto. Riascoltarlo oggi fa una certa impressione, perché sembra un veggente più che un cantautore. Il giaciglio di Lucia è un caravanserraglio di ministri, scaldapoltrone, reggimoccolo, colonnelli, sanfedisti, vecchi santi e chiromanti. Chi vuol capire…