Nella giornata in cui si celebra il plebiscito nazionale pro Renzi uscito dall’urna elettorale europea, sfugge a molti commentatori l’autentico vincitore: il genius loci italico, ossia il gattopardismo. Da tempo il rottamatore ha imbarcato sulla sua nave di furbacchioni interi pezzi della vecchia classe dirigente politica e imprenditoriale nonché del mondo dell’informazione. È questo ciò che piace a noi italiani: lasciare tutto com’è, ma facendo finta che tutto cambi. Lo troviamo maledettamente rassicurante. Siamo di fronte all’ennesima fine di un’epoca, ma non certo alla fine degli antichi privilegi: quelli rimangono. Grazie a Tancredi-Renzi le famiglie che contano conserveranno le proprie posizioni. Ancora una volta. Forse per sempre.
C’era una ragione profonda per cui Vittorini rifiutò da editor di pubblicare “Il Gattopardo” è stava proprio nel messaggio di stabilizzazione permanente che contrastava con le grandi lotte dei contadini che volevano cambiare la loro terra in quegli anni. Il punto è che è rimasto più di qualche felino a far le fusa, ma non vedo torme di rivoluzionari pronti a rimettere in discussione notabili, guru e totem.
Sono Viola può passare dal mio blog c’è un pensiero per lei http://violetadyliopinionistapercaso.wordpress.com/2014/05/27/lovely-blog-award-3/
Un sorriso 😊
Seguo sempre con piacere il tuo blog.
Piccola segnalazione qui: http://valeriademattei.wordpress.com/2014/05/27/cause-im-on-a-race-and-im-doing-fine-thank-you-liebster-awards-ringraziamenti-e-la-sindrome-di-camus/
Spero sia gradita 🙂
Grazie.
Calvalcare l’onda è da sempre lo “sport” nazionale italiano, la balena bianca non muore mai.
Il nuovo-vecchio è l’antico che si rigenera.
E poi cosa c’è di meglio: nascondere la polvere sotto lo zerbino per far vedere che la casa è in ordine???