La politica è morta. W la politica! Scandali e miserie umane di ogni risma si susseguono da anni, anzi decenni, ma la strategia della distrazione (si legga al riguardo La fabbrica del consenso di Noam Chomsky) ripara tutto, e tutto fa dimenticare. Occorreranno ancora settimane per disintossicarci dall’ultima campagna elettorale, che per settimane ha avvelenato TV e stampa. Sembrava che gli italiani questa volta ne avessero davvero piene le scatole e invece la politica italiana per partenogenesi si è riprodotta ancora una volta. Non è stato necessario fecondarla con la passione dei cittadini, è bastato il diluvio di dibattiti e ospitate per imprigionare le nostre menti e condurle all’ovile delle urne. La politica ha generato l’antipolitica pur di perpetuarsi. E non è la prima volta. Il resto l’hanno fatto il ricorso alla vittima sacrificale, un metodo di risolvere i problemi molto italiano, già usato mille altre volte, e la nostra scarsa memoria. Assistiamo da così tanto tempo a fatti inauditi, che ogni volta consideriamo insuperabili salvo essere surclassati il giorno seguente, da essere ormai assuefatti a ogni nefandezza. Se oggi ci venisse chiesto di elencare i nomi dei politici coinvolti negli scandali degli ultimi anni, probabilmente riusciremmo a ricordarcene quattro o cinque. Peccato che invece sono un esercito. C’è un’infezione sociale che forse ha contagiato tutti, noi compresi. E da questa infezione i media ricavano materia prima per generare ascolti e lettori, dando vita a un circolo infernale. Veri e finti giornali di partito, ma anche quotidiani tradizionali, quelli dei benpensanti (quelli che vogliono influenzare l’agenda del Paese, non raccontare i fatti) si spartiscono un bottino annuo di oltre 100 milioni di euro in contributi pubblici per l’editoria. La politica finanzia l’informazione perché parli della politica. Nel bene o nel male, purché ne parli. Lunga vita alla politica, e all’informazione.
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Vox populi, vox dei. E’ chiaro che la gente ha detto basta. E’ ora di un cambiamento, dateci un paese decente. Sono stufo di pagare con i miei sudati soldini questi guitti, mascherati da fustigatori dei costumi, che parlano, parlano ma non guardano mai nella greppia in cui mangiano! TUTTI, mangiano dalle nostre tasche!!!!!!!!!!!